Osservatorio Immagino, vince Trentino-Alto Adige e Puglia vola

ROMA – Bollicine venete, taralli pugliesi, salumi emiliani, latte piemontese, yogurt altoatesini, vini siciliani, mozzarella campane e pasta molisana: il 10.8% dei 76.290 prodotti alimentari venduti in hypermercati e supermercati italiani riporta in etichetta l'indicazione della regione di provenenza . Un business da oltre 2,34 miliardi di euro di fatturato, in crescita di 2,6% soprattutto grazie all'incremento dell'offerta, che contribuisce per 8% al fatturato totale del food mondiale analizzato. Al primo posto, fa sapere l'Osservatorio, cè il Trentino-Alto Adige sia per numero di prodotti che per giro d'affari, rispettivamente 1.3% e 1.2% del mondo alimentare analizzato, con un trend di vendita positivo di 2.4%. Seguono, a pari merito per valore di vendita con lo 0.9% Piemonte (+3.1%) ed Emilia-Romagna (+1.3%). A registrare, però, la migliore performance di vendita è il Molise con +28,4% in un anno di prodotti a marchio regionale, a cominciare dalla pasta. Ottimi risultati anche per la Puglia (+13.1%), grazie soprattutto a mozzarella, pasta e sottoli e la Calabria (+8.7%), con amari, verdure surgelate e tonno. Vendite in crescita anche per le altre regioni, ad esclusione di Sardegna, Umbria, Lazio e Abruzzo, che registrano invece lievi cali.

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